Il Codice del Terzo Settore, Decreto legislativo 117/2017 è uno dei pilastri della cosiddetta Riforma del Terzo Settore, come definita dalla legge delega 106/2016 “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”.
In attuazione del Codice del Terzo Settore (CTS) sono stati emanati:
- Decreto Ministeriale 4 maggio 2018 (GU n.163 del 16 luglio 2018)
Modalità applicative del contributo, sotto forma di credito d'imposta, in favore delle fondazioni di cui al decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153. - Decreto Ministeriale del 4 luglio 2019 (file pdf) (GU n.186 del 9 agosto 2019)
Adozione delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli Enti del Terzo Settore. - Decreto Ministeriale del 23 luglio 2019 (file pdf) (GU n .214 del 12 settembre 2019)
Linee guida per la realizzazione di sistemi di valutazione dell'impatto sociale delle attività svolte dagli Enti del Terzo Settore. - Decreto Ministeriale del 28 novembre 2019 (GU n. 24 del 30 gennaio 2020)
Erogazioni liberali in natura a favore degli Enti del Terzo Settore. - Decreto Ministeriale del 5 marzo 2020 (file pdf) (GU n. 102 del 18 aprile 2020)
Adozione della modulistica di bilancio degli Enti del Terzo Settore. - Decreto Ministeriale n. 106 del 15 settembre 2020 (file pdf) (GU n. 251 del 21 ottobre 2020)
Procedure di iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, modalità di deposito degli atti, regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro.
Consulta la pagina dedicata, dove sono consultabili anche gli aggiornamenti degli allegati tecnici apportati con decreto direttoriale. - Decreto Ministeriale n. 72 del 31 marzo 2021 (file pdf)
Adozione delle Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed Enti del Terzo Settore negli articoli 55-57 del Decreto legislativo n. 117 del 2017. - Decreto Interministeriale n. 107 del 19 maggio 2021 (file pdf)(GU n.177 del 26 luglio 2021)
Regolamento ai sensi dell'articolo 6 del Decreto legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo Settore), concernente l'individuazione di criteri e limiti delle attività diverse. - Decreto Interministeriale 6 ottobre 2021 (GU n. 285 del 30 novembre 2021)
Individuazione dei meccanismi assicurativi semplificati, con polizze anche numriche, e disciplina dei relativi controlli. - Decreto Ministeriale n. 89 del 23 febbraio 2022 (GU n. 163 del 14 luglio 2022)
Regolamento concernente le modalità di attuazione del social bonus. - Decreto Ministeriale del 9 giugno 2022 (GU n. 170 del 22 luglio 2022)
Adozione delle linee guida sulla raccolta fondi degli Enti del Terzo Settore.
Ai sensi dell'art. 4 del Codice sono Enti del Terzo Settore, se iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore:
- le organizzazioni di volontariato (ODV) (artt. 32 e ss.);
- le associazioni di promozione sociale (APS) (artt. 35 e ss.);
- gli enti filantropici (artt. 37 e ss.);
- le imprese sociali, incluse le cooperative sociali (art. 40);
- le reti associative (artt. 41 e ss.);
- le società di mutuo soccorso (SOMS) (artt. 42 e ss.);
- le associazioni riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale di cui all'art. 5, in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi.
Gli enti religiosi civilmente riconosciuti possono essere considerati ETS limitatamente allo svolgimento delle attività di interesse generale di cui all'art. 5 del Codice.
Non sono Enti del Terzo Settore:
- le amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
- le formazioni e le associazioni politiche;
- i sindacati;
- le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche;
- le associazioni di datori di lavoro;
- gli enti sottoposti a direzione e coordinamento o controllati dai suddetti enti, con le eccezioni specificamente previste ai sensi dell'art. 4, comma 2 del Codice.
Ulteriori novità introdotte dal CTS:
- il Consiglio Nazionale del Terzo Settore (CNTS) (artt. 58 e ss.);
- l'Organismo Nazionale di Controllo (ONC) (artt. 64 e ss.);
- la previsione, una volta reso operativo il RUNTS, di un procedimento semplificato per il riconoscimento della personalità giuridica degli ETS in deroga al d.p.r. 361/2000 (art. 22);
- la revisione, il riordino e un impiego maggiormente sinergico delle risorse finanziarie previste dalla precedente normativa in favore di alcune tipologie di enti e di quelle dei nuovi strumenti finanziari istituiti dal Codice;
- la revisione della normativa fiscale applicabile a ciascuna tipologia di ente (alcune norme per entrare in vigore necessitano dell'autorizzazione dell'Unione Europea).