Studio Daniele - Consulenza per il Terzo Settore

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Scelta della Forma giuridica

 

L’assistenza nella scelta della forma giuridica di un Ente del Terzo Settore (ETS) prevede una serie di operazioni volte a garantire che l’ente adotti la struttura più adatta ai suoi obiettivi, alle sue attività e alle esigenze dei suoi promotori. Le principali operazioni di assistenza sono:

1. Analisi preliminare delle esigenze e degli obiettivi

  • Definizione della mission e delle attività → Chiarire la finalità sociale dell’ente e le attività che intende svolgere.
  • Identificazione dei beneficiari → Valutare se l’ente opererà per i propri membri (mutualità interna) o per la collettività (interesse generale).
  • Struttura organizzativa prevista → Esaminare la governance, la presenza di soci, volontari, dipendenti e organi di controllo.
  • Aspetti economici e patrimoniali → Valutare la capacità di autofinanziamento, la necessità di donazioni e l’accesso a contributi pubblici.

2. Orientamento sulla forma giuridica più idonea

  • Presentazione delle diverse forme giuridiche → Spiegazione delle caratteristiche di associazioni, fondazioni, imprese sociali e altri ETS.
  • Confronto tra opzioni → Analisi comparativa tra le forme giuridiche in termini di responsabilità, obblighi amministrativi, agevolazioni fiscali e opportunità di finanziamento.
  • Valutazione del grado di responsabilità patrimoniale → Definizione del rischio economico accettabile per i fondatori.

 

 

Redazione dello statuto

 

La redazione dello statuto di un Ente del Terzo Settore (ETS) è una fase fondamentale per definire le regole di funzionamento dell’ente, garantire la conformità normativa e consentire l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). L’assistenza in questa fase comprende diverse operazioni, che possiamo suddividere nei seguenti passaggi:

1. Analisi preliminare delle esigenze dell’ente

  • Individuazione degli obiettivi e delle finalità → Chiarire lo scopo sociale dell’ente e le attività da svolgere.
  • Scelta della forma giuridica più idonea → Valutare se costituire un’associazione, una fondazione, un’impresa sociale, ecc.
  • Definizione della governance → Stabilire la struttura organizzativa e gli organi direttivi.
  • Verifica dei requisiti normativi → Assicurarsi che lo statuto rispetti il Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017).

2. Redazione dello statuto

Lo statuto deve contenere alcune informazioni essenziali. L’assistenza in questa fase riguarda:

  • Indicazione della denominazione dell’ente → Il nome deve essere univoco e indicare chiaramente l’appartenenza al Terzo Settore.
  • Definizione della sede legale → Necessaria per la registrazione ufficiale.
  • Oggetto sociale e attività → Specificare le attività di interesse generale previste dall’art. 5 del Codice del Terzo Settore (es. assistenza sociale, istruzione, cultura, tutela ambientale).
  • Struttura degli organi sociali → Regolamentare:
    • Assemblea degli associati (se prevista) → Funzionamento, convocazione, diritto di voto.
    • Organo amministrativo → Competenze, durata, modalità di nomina e revoca.
    • Organo di controllo (se necessario) → Obbligatorio per alcuni enti con particolari requisiti patrimoniali o di bilancio.
  • Modalità di iscrizione e recesso dei soci → Se applicabile, stabilire le condizioni per l’ingresso e l’uscita dei membri.
  • Gestione patrimoniale e finanziaria → Norme su finanziamenti, donazioni, gestione delle entrate e divieto di distribuzione degli utili.
  • Norme sulla trasparenza e sulla rendicontazione → Obbligo di bilancio, rendicontazione delle attività e pubblicità dei documenti.
  • Norme per lo scioglimento dell’ente → Destinazione del patrimonio residuo in caso di cessazione, che deve essere devoluto ad altri ETS.

3. Verifica della conformità legale e adattamento normativo

  • Controllo rispetto al Codice del Terzo Settore → Verificare che lo statuto contenga tutti gli elementi richiesti per l’iscrizione al RUNTS.
  • Adeguamento alle linee guida ministeriali → Assicurarsi che lo statuto segua le indicazioni degli enti regolatori.
  • Verifica fiscale e contabile → Assistenza per garantire la conformità ai regimi fiscali agevolati previsti per gli ETS.

4. Approvazione e registrazione dello statuto

  • Convocazione dell’assemblea costituente (per associazioni) → Approvazione dello statuto da parte dei soci fondatori.
  • Autenticazione notarile (se necessaria) → Obbligatoria per alcune forme giuridiche, come le fondazioni.
  • Registrazione presso l’Agenzia delle Entrate → Ottenimento del codice fiscale o della partita IVA.
  • Iscrizione al RUNTS → Invio della documentazione alla piattaforma del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

5. Aggiornamento e modifica dello statuto (se necessario)

  • Adeguamenti a nuove normative → Revisione dello statuto in caso di modifiche legislative.
  • Supporto nelle modifiche statutarie → Redazione di eventuali aggiornamenti e gestione dell’iter di approvazione da parte dell’assemblea o degli organi competenti.

Conclusione

Un’assistenza strutturata nella redazione dello statuto garantisce che l’ente operi nel rispetto della normativa e sia in grado di ottenere benefici fiscali e finanziamenti. 

 

Iscrizione al RUNTS

 

1. Analisi preliminare e verifica dei requisiti

Prima di avviare la procedura di iscrizione, è necessario:

  • Verificare l’idoneità dell’ente → Controllare se l’ente soddisfa i requisiti previsti dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017).
  • Individuare la sezione di iscrizione → Il RUNTS è suddiviso in più sezioni, tra cui:
    • Organizzazioni di Volontariato (ODV)
    • Associazioni di Promozione Sociale (APS)
    • Enti Filantropici
    • Imprese Sociali
    • Reti Associative
    • Società di Mutuo Soccorso
    • Altri Enti del Terzo Settore
  • Verificare la conformità dello statuto → Controllare che lo statuto sia conforme alle disposizioni del Codice del Terzo Settore e includa tutte le clausole richieste.

2. Predisposizione della documentazione necessaria

Per presentare la domanda di iscrizione al RUNTS, l’ente deve predisporre una serie di documenti, tra cui:

  • Atto costitutivo e statuto → Redatti in conformità con la normativa vigente.
  • Dichiarazione del legale rappresentante → Attesta che l’ente possiede i requisiti per l’iscrizione.
  • Elenco degli amministratori e dei soci → Con relativi dati anagrafici e fiscali.
  • Bilancio preventivo e, se disponibile, rendiconto economico-finanziario → Per gli enti già operativi.
  • Eventuale documentazione aggiuntiva → Statuti modificati per adeguamenti normativi, certificazioni di iscrizione ad altri registri, ecc.

3. Presentazione della domanda di iscrizione

L’assistenza in questa fase include:

  • Accesso alla piattaforma del RUNTS → La domanda viene inviata telematicamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite il portale dedicato.
  • Compilazione della richiesta di iscrizione → Inserimento dei dati dell’ente, caricamento della documentazione necessaria.
  • Firma digitale del legale rappresentante → Necessaria per la validità della domanda.
  • Invio della richiesta all’ufficio competente → L’ente viene iscritto alla sezione RUNTS corrispondente.

4. Gestione della fase di verifica da parte del RUNTS

Dopo l’invio della domanda, l’ufficio del RUNTS:

  • Esamina la documentazione → Controlla la conformità ai requisiti normativi.
  • Può richiedere integrazioni o correzioni → Se la documentazione è incompleta o presenta errori, l’ente ha 10 giorni per rispondere.
  • Conclude l’iscrizione entro 60 giorni → Se non ci sono problemi, l’ente è ufficialmente iscritto al RUNTS.

L’assistenza in questa fase prevede:

  • Monitoraggio dello stato della domanda.
  • Risoluzione di eventuali richieste di integrazione.
  • Supporto in caso di rifiuto o necessità di ricorso.

5. Adempimenti post-iscrizione e gestione dell’ente iscritto

Una volta iscritto al RUNTS, l’ente deve rispettare una serie di obblighi, per i quali può ricevere assistenza:

  • Deposito annuale del bilancio → Presentazione del rendiconto economico-finanziario.
  • Rendicontazione delle attività svolte → Obbligo di trasparenza sulle attività realizzate.
  • Aggiornamento delle informazioni → Comunicazione di eventuali modifiche statutarie o amministrative.
  • Verifica della conformità ai vincoli RUNTS → Controllo sulla gestione patrimoniale e fiscale dell’ente.

Conclusione

L’assistenza nelle operazioni di iscrizione al RUNTS garantisce che l’ente completi correttamente la procedura, evitando errori e ritardi che potrebbero comprometterne la registrazione e l’accesso ai benefici previsti.

 

Partecipazione a Bandi Pubblici e Privati

 

La partecipazione a bandi e gare rappresenta un’importante opportunità per gli Enti del Terzo Settore (ETS) per ottenere finanziamenti, contributi pubblici e privati e risorse per sviluppare le proprie attività. L’assistenza in questa fase comprende diverse operazioni fondamentali, suddivise nei seguenti passaggi:

1. Analisi delle opportunità di finanziamento

  • Monitoraggio dei bandi e delle gare disponibili → Identificazione di finanziamenti europei, nazionali, regionali e locali.
  • Valutazione della compatibilità con l’ente → Analisi dei requisiti di partecipazione per verificare l’ammissibilità dell’ETS.
  • Selezione delle opportunità migliori → Individuazione di bandi coerenti con la mission e le attività dell’ente.

2. Predisposizione della documentazione necessaria

L’assistenza prevede la preparazione di tutti i documenti richiesti, tra cui:

  • Dati anagrafici e giuridici dell’ente → Statuto, atto costitutivo, iscrizione al RUNTS.
  • Bilanci e rendicontazione economica → Per dimostrare la capacità gestionale e la sostenibilità finanziaria.
  • Relazioni sulle attività svolte → Documentazione su progetti passati e impatto sociale.
  • Partnership e collaborazioni → Accordi con altri enti o soggetti coinvolti nel progetto.

3. Progettazione e redazione della proposta

  • Definizione degli obiettivi e delle attività del progetto → Chiarire come il finanziamento sarà utilizzato.
  • Elaborazione del piano economico e finanziario → Definizione del budget e delle spese ammissibili.
  • Redazione del cronoprogramma → Pianificazione delle attività e delle tempistiche di realizzazione.
  • Scrittura della proposta progettuale → Elaborazione del dossier da presentare.

4. Invio della domanda e gestione amministrativa

  • Compilazione della modulistica online o cartacea → Inserimento dei dati richiesti dal bando.
  • Firma digitale e invio della richiesta → Procedura di trasmissione formale della candidatura.
  • Monitoraggio dello stato della domanda → Controllo dell’esito e gestione di eventuali richieste di integrazione.

5. Supporto nella gestione e rendicontazione del progetto

Dopo l’ottenimento del finanziamento, l’ETS deve rispettare gli obblighi previsti dal bando:

  • Gestione operativa del progetto → Implementazione delle attività finanziate.
  • Monitoraggio dell’avanzamento → Rispetto delle tempistiche e degli obiettivi stabiliti.
  • Rendicontazione economica e amministrativa → Preparazione dei documenti necessari per dimostrare l’utilizzo dei fondi.
  • Relazione finale sulle attività svolte → Redazione del report conclusivo per l’ente finanziatore.

Conclusione

L’assistenza nella partecipazione a bandi e gare aiuta l’ETS a migliorare le proprie possibilità di ottenere finanziamenti, ottimizzando la gestione burocratica e progettuale.

 

Accesso al credito

 

L’accesso al credito per un Ente del Terzo Settore (ETS) è fondamentale per sostenere progetti, investimenti e la gestione operativa dell’ente. L’assistenza in questa fase prevede una serie di operazioni mirate a facilitare l’ottenimento di finanziamenti bancari, prestiti agevolati e altre forme di supporto finanziario.

1. Analisi preliminare della situazione economico-finanziaria

  • Valutazione del fabbisogno finanziario → Definizione della somma necessaria e delle finalità del credito.
  • Analisi della capacità di rimborso → Esame dei flussi di cassa e delle entrate dell’ente.
  • Verifica della documentazione contabile → Controllo di bilanci, rendiconti finanziari e report economici.

2. Identificazione delle opportunità di finanziamento

  • Ricerca delle soluzioni di credito disponibili → Inclusi prestiti bancari, finanziamenti agevolati e microcredito.
  • Individuazione di bandi e fondi di garanzia → Ad esempio, il Fondo di garanzia per il Terzo Settore o finanziamenti europei.
  • Analisi delle condizioni offerte dagli istituti di credito → Confronto tra tassi di interesse, durata del finanziamento e garanzie richieste.

3. Preparazione e presentazione della richiesta di credito

  • Raccolta della documentazione necessaria, tra cui:
    • Statuto e atto costitutivo dell’ETS.
    • Iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
    • Bilancio degli ultimi anni e piano di sostenibilità finanziaria.
    • Eventuali lettere di referenza o convenzioni con enti pubblici o privati.
  • Redazione di un business plan o piano progettuale → Per dimostrare la sostenibilità del finanziamento.
  • Presentazione della domanda all’ente finanziatore → Banche, istituzioni pubbliche o soggetti erogatori di microcredito.

4. Assistenza nella negoziazione delle condizioni di credito

  • Intermediazione con banche e istituti finanziari → Per migliorare le condizioni del prestito.
  • Valutazione delle garanzie richieste → Identificazione di garanzie reali o fideiussorie.
  • Verifica delle clausole contrattuali → Controllo di tassi di interesse, modalità di rimborso e possibili agevolazioni.

5. Supporto nella gestione del credito e rendicontazione

  • Monitoraggio dell’utilizzo del finanziamento → Controllo delle spese in linea con il piano approvato.
  • Assistenza nella rendicontazione → Redazione di report per eventuali obblighi di trasparenza.
  • Pianificazione delle rate di rimborso → Strategie per evitare ritardi o problematiche finanziarie.

Conclusione

Un supporto professionale nell’accesso al credito aiuta gli ETS a ottenere risorse finanziarie in modo efficace, ottimizzando le condizioni di finanziamento e garantendo la sostenibilità economica dell’ente.

 

Finanziamenti

 

Un Ente del Terzo Settore (ETS) può accedere a diversi tipi di finanziamenti per sostenere le proprie attività e progetti. Le opportunità di finanziamento possono provenire da fonti pubbliche o private, con soluzioni specifiche per le esigenze del settore non profit.

1. Fonti di Finanziamento per un ETS

A. Finanziamenti Pubblici

Gli ETS possono accedere a contributi e fondi stanziati da enti pubblici a livello europeo, nazionale, regionale e locale.

🔹 Bandi e contributi pubblici

  • Fondi europei → Programmi come Erasmus+, Horizon Europe, FSE+ (Fondo Sociale Europeo) e FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale).
  • Finanziamenti nazionali → Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Agenzia per la Coesione Territoriale, Invitalia.
  • Fondi regionali e comunali → Contributi per il welfare, la cultura, l’ambiente e l’inclusione sociale.

🔹 5x1000

  • Destinazione volontaria dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per sostenere gli ETS iscritti al RUNTS.

🔹 Fondo di garanzia per il Terzo Settore

  • Agevola l’accesso al credito per gli ETS, offrendo garanzie per prestiti bancari.

B. Finanziamenti Privati

Gli ETS possono ottenere risorse anche da donazioni, contributi da aziende e altri soggetti privati.

🔹 Donazioni e liberalità

  • Da privati cittadini, aziende e fondazioni bancarie (es. Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo).
  • Possibilità di agevolazioni fiscali per chi dona.

🔹 Fundraising e crowdfunding

  • Raccolte fondi online su piattaforme come GoFundMe, Produzioni dal Basso, Rete del Dono.

🔹 Partnership con aziende e sponsorizzazioni

  • Collaborazioni con imprese che vogliono sostenere cause sociali.

🔹 Prestiti e microcredito per ETS

  • Soluzioni offerte da istituti bancari e cooperative di credito (es. Banca Etica, Intesa Sanpaolo).

2. Come Accedere ai Finanziamenti

🔹 Analisi delle Opportunità

  • Monitorare bandi e agevolazioni disponibili.
  • Valutare le fonti di finanziamento più adatte alla mission dell’ETS.

🔹 Preparazione della Documentazione

  • Redigere un piano progettuale chiaro con obiettivi e attività.
  • Presentare bilanci e rendicontazione economico-finanziaria.
  • Dimostrare la capacità gestionale e l’impatto sociale dell’ente.

🔹 Presentazione della Domanda

  • Compilare moduli e inviare richieste tramite i portali ufficiali (es. MEF, RUNTS, piattaforme europee).
  • Seguire le scadenze e i criteri di valutazione.

🔹 Gestione e Rendicontazione

  • Monitorare l’uso dei fondi e rispettare le condizioni di finanziamento.
  • Presentare report periodici e rendicontazione delle spese sostenute.

Conclusione

L’accesso ai finanziamenti per un ETS richiede una strategia chiara, una buona gestione amministrativa e la capacità di valorizzare l’impatto sociale delle proprie attività.